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Nando Conti, Con le prime luci della sera, colori acrilici , cm 50x60
Tecnicamente virtuoso, Conti non si ferma a riprodurre la realtà in modo pedissequo e impersonale, ma le conferisce
una dimensione evocativa. Il paesaggio del vecchio borgo umbro, colto al crepuscolo, viene così riletto in
modo intimo e individuale. È la natura delle cose pervasa dall’animo umano, che si accende di una nuova luce,
lo sguardo dell’interiorità dell’artista.

Vittorio Sgarbi

 

 

Fascino, eleganza e bravura nel realismo di Nando Conti

 Sono impegnato da diversi decenni ad un'attenta ricerca di validi artisti in cui cogliere inestinguibili segni di valore artistico, come una robusta capacità stilistica, spessore puro, genialità e lirismo cromatico, ovvero forte ed interessante innovazione che possano attestare le variabili del mondo a colori. Osservando le opere dell'artista Nando Conti, si ha la forte sensazione d’imbattersi in una visione d'altri tempi, dove la morbidezza delle variabili paesaggistiche unitamente a suggestive campiture da velature sorprendenti, concedono un tuffo di emozionalità vivibile, spessore stilistico, capacità e soprattutto rinfrancano gli osservatori amanti del bello e della forza d'animo che cattura lo spettatore in religioso silenzio dinanzi a cotanto vigore, sempre suadente ed intriso di un lirismo affascinante. Le sue opere rincuorano l’anima di tantissimi nostalgici ed appassionati di bella arte (fondamentale elemento come parametro visivo e pensante) saziandone la visione. I capolavori che genera attraverso una completa tavolozza da cui nascono meravigliose sfaccettature cromatiche, rendono d’impatto forme e colori attraverso un’armonia celestiale ed infinita energia vitale, racchiusa in una finezza stilistica sacrale. Scrutando da critico i punti di accesso per ogni opera, posso tranquillamente dire che è stata vera gioia entrarci dentro dialogando con le tinte per ascoltarne racconti e tessiture dell'opera di cui soltanto le “cromie realizzate” ne conoscono i segreti. Ritengo che dell'artista Nando Conti ne sentiremo parlare davvero molto perché le sue opere vivono attraverso una solida vetrina, consapevoli di essere osservate, ammirate, coccolate e lui stesso, conscio della straordinaria forza emozionale di cui è dotato, aggiunge quel pizzico di mistero romantico che arricchisce il personale bagaglio psicologico, artistico e morale. Sinceri complimenti per un successo ampiamente meritato.

Mario Salvo

Maestro e Critico Internazionale d’Arte

 

 

 

La passione del paesaggio, carico di emozioni dove colori e tratti guidano il tuo sguardo per farti apprezzare ciò che un occhio distratto non sa vedere.

Tosca Guarino

 

Paesaggista per vocazione, Nando Conti esprime una pittura attenta all’ambito a lui più vicino e caro, quello umbro, che diventa l’universo ispirativo di un artista consapevole e di grande sensibilità. In verità questi luoghi, più che analizzati tramite un'osservazione oggettiva e reale, sembrano mossi  dall’estrinsecazione di una visione interiorizzata e lirica. infatti egli cerca, nel suo atto operativo, di trasfigurare il soggetto, che non é un travisamento della realtà ma una lettura in chiave interpretativa. Appare sempre presente nell’artista una concezione idilliaca della natura, quasi che il ritrovare nella poesia di quei luoghi una pace e una serenità che sembra spesso lontana, sia la missione fondamentale della sua concezione pittorica. L'incanto traspare da questi boschi e ci coinvolge in una dimensione emozionale dove la presenza umana é logicamente assente, in quanto elemento estraneo alla magia che si viene a creare. La tavolozza si arricchisce di una cromia densa, dalle sfumature più variegate, fortemente evocativa grazie anche ad un linguaggio coloristico redatto con tocchi freschi e sapienti. La luce appare come un elemento essenziale per il discorso Iirico intrapreso, accentua l’emozione, la trasmette con immediata freschezza suscitando una delicatezza di sentimenti che si offrono all'osservatore con intimo riserbo. Pittura fatta di scorci e vedute, che racconta con vera passione un sincero amore per la vita.

Roberto  Perdicaro

 

La pittura di Nando Conti esprime, con profonda sensibilità estetica, una ricerca di armonia e bellezza. L'ispirazione è cercata in un'osservazione attenta della natura e di paesaggi che diventano rilevatori di stati d'animo, di sentimenti vissuti. L'immagine si anima di momenti emozionali attraverso una sensibile sapienza poetica.

Artitalia Edizioni

 

 

Dipingere le emozioni

La semplicità evocativa delle  immagini, la magia dei paesaggi e i ricordi in essi contenuti sono i punti di forza di una pittura che crea armonia tra la natura e l’uomo; una pittura emozionale che arricchisce la creatività, uno strumento che riesce a dare voce alle emozioni  e istituisce un dialogo tra l’artista e l’osservatore dell’opera.

Emozione è guardare un'opera d'arte come se ci si trovasse al suo interno e rievocare i movimenti compiuti dalle mani dell'artista. L'abilità di un pittore coincide con la sua capacità di evocare un'emozione nella mente dell'osservatore.

IL CUORE DELL’OGGETTIVITA’

Il realismo poetico è la forma espressiva delle tele di Nando Conti, dove l’empirico incontra la soggettività e la fantasia.

Nando Conti autodidatta, dopo un lungo e intenso periodo lavorativo, dedica dal 2016 parte del suo tempo alla produzione artistica e decide di dipingere su tela.

La sua scelta da subito, predilige i paesaggi in acrilico che, a detta del pittore, permettono una resa migliore nella figurazione dei particolari. Boschi rigogliosi, verdi prati, distese innevate, dolci e verdi colline, maestose montagne con abetaie, stradine bianche di campagna, immerse nel verde, limpidi fiumi, laghi cristallini, cascine, forse abbandonate, borghi antichi di piccoli paesi, sono i punti di forza dei suoi paesaggi, proposti da pennellate artistiche che muovono con precisa e attenta padronanza tecnica. La grammatica delle linee, dei colori, delle cromature e delle ombreggiature, dà vita a segni significanti e a luoghi precisi dove la figura umana e sempre assente.

 

La viva memoria dell’artista, unita a forti sentimenti ed intime immagini guidano la sua mano per fermare le pure forme di scenari variegati.

Diverse ed articolate sono le proposte pittoriche di Nando: l’arte figurativa diviene spontaneamente per lui, come per un flusso magico, la motivazione della sua singolare novità nel tema paesaggistico. In un certo senso la sua arte si può paragonare all’opzione iperrealistica, sebbene se ne distacchi in parte. La corrente citata, chiamata anche superrealismo, propone una produzione molto fedele della realtà, quasi meccanica, attenta soprattutto alla rappresentazione di volti, cosa che non accade al Nostro. Lui omaggia la natura nei suoi diversi momenti e situazioni dell’anno solare e dà corpo a rappresentazioni terse, ben scandite, che offrono armonia, equilibrio, piacere, simboli del benessere in una pausa momentanea che attende un qualcosa che può accadere da un momento all’altro. La speranza, il desiderio, la realizzazione possibile di un progetto sembrano quasi uscire dall’angolo di un bosco, o dal lato del lago o da dietro la vecchia casa.

 

Sono i luoghi dell’infanzia quelli che ammiriamo nei suoi quadri, realizzati in una singolare interpretazione.

L’uomo –pittore e il fanciullo comunicano frasi di un discorso profondo che, nel mostrare uno scenario del momento, quasi fiabesco, ormai lontano, esaltano la purezza e la genuinità, tanto desiderati durante il viaggio della vita.

Lo stress di oggi, causato da una società spesso inquinata da rapporti convenzionali e da compromessi esistenziali, in cui tendono a morire i valori autentici degli affetti, necessita di una cura, che solo la personale creazione estetica può offrire.

 

Le tele di Nando possono catturare, l’attenzione dell’altro, soggetto dell’universo umanitario e donare, in una comunicazione attenta, un attimo di breve gioia, in cui singole e microscopiche particelle di un insieme evidenziano nessi di causalità e di consequenzialità logica, nel paesaggio.

Tosca Guarino

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