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Leo


Voglio raccontarvi di Leo, il mio labrador, perché la mia rinata storia artistica la devo a lui.

Leo è entrato a far parte della vita della mia famiglia nel mese di Agosto dell’anno 2015, era un cucciolo tenerissimo di appena due mesi, una piccola peste con il muso più dolce del mondo, un coccolone scalmanato , furbo, simpatico, giocherellone, tenero ed esuberante.

In poco tempo aveva conquistato tutti; l’idea iniziale era che dormisse fuori in un piccolo accogliente locale che avevo munito di porticina basculante, poi abbiamo fissato le regole che non doveva salire sul divano e salire al piano superiore. Il locale è rimasto vuoto, il divano è suo e sale al piano superiore come e quando vuole.

Nel mese di Agosto del 2016 Leo era seduto sulla scalinata esterna, aveva un atteggiamento maestoso, fiero della sua bellezza, con quel suo manto fulvo chiaro che brillava sotto il sole e mi soffermai a guardarlo pensando quanto sarebbe stato bello poter fissare quel momento su una tela. Tanti anni prima avevo dipinto qualcosa, senza grande entusiasmo, e conoscevo appena le tecniche di pittura, però tutti sostenevano che avevo la dote innata di saper disegnare e spinto da questa debole certezza decisi di riesumare i vecchi colori e le tele ancora immacolate.

Riuscii a fatica a completare quel dipinto, ma il risultato fu incoraggiante e la passione esplose.

Ora Leo, oltre ad essere il mio migliore e fedele amico è anche il mio compagno in questa avventura artistica, lui è lì, sempre al mio fianco mentre dipingo.


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